Nel panorama odierno la questione sulla salvaguardia ambientale è sempre più sentita: tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile posti dall’ONU che dovranno essere realizzati entro il 2030, c’è infatti l’adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.
Lo Smart Working sia una soluzione in grado di portare benefici anche all’ambiente. Infatti, le nostre abitudini lavorative hanno un impatto sull’ambiente. Secondo l’Istat nel 2019, 22,4 milioni di occupati si sono mossi quotidianamente sul territorio nazionale per raggiungere il luogo di lavoro: considerando dati medi, i grammi di CO2 prodotti dai pendolari si attestano, giornalmente, tra i 4,8 e i 21,5 a seconda che debbano percorrere, rispettivamente, meno di 20 chilometri o più di 50.
Il periodo di emergenza sanitaria che ha costretto molti lavoratori a svolgere la propria attività da casa ha mostrato come evitare, ad esempio, gli spostamenti casa-lavoro abbiano un impatto sulla riduzione dell’inquinamento. Il non utilizzo dell’automobile si è tradotto in un abbattimento delle emissioni inquinanti nell’aria: meno inquinamento atmosferico, ma anche meno inquinamento acustico.