SMART WORKING

Lo smart working è un processo di co-progettazione di nuovi e più ampi confini spazio-temporali della prestazione lavorativa, risultante da un accordo tra il/la lavoratore/trice e l’azienda, in grado di migliorare il livello di soddisfazione ad entrambe le parti.

Remote working: the dark side

Sono ormai moltissimi gli studi che dimostrano come lo smart working possa portare a un maggior bilanciamento vita-lavoro, a una maggior soddisfazione personale e di conseguenza a un aumento della produttività. Eppure spesso lo si confonde con la mera remotizzazione del lavoro, processo questo che nasconde una serie di criticità.

Grazie al rapporto continuativo e privilegiato con le organizzazioni, abbiamo elencato le 10 problematiche che emergono più spesso.

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Cos'è lo Smart Working?

Smart working significa riprogettare il lavoro in modo più conveniente ed intelligente.

Lo Smart Working prevede di ripensare e riprogettare il lavoro in modo più conveniente, mettendo in discussione i concetti tradizionali come il luogo e l’orario di lavoro, responsabilizzando i lavoratori e dando loro maggior fiducia, autonomia e flessibilità, oltre alla tecnologia necessaria per individuare e ridefinire le nuove modalità che consentano loro di arrivare ad obiettivi e a risultati condivisi.

Lavorare in modo smart significa permettere un uso intelligente e più intenso delle tecnologie, dare vita a processi di innovazione tecnologica e dematerializzazione, consentire un nuovo utilizzo degli spazi e come abbiamo riscontrato quest’anno, rispondere alle situazioni emergenziali per una messa in sicurezza delle persone e per garantire la continuità della propria attività.

Le nuove competenze smart

In generale lo smart working richiede come prerequisito fondamentale quello di creare un contesto basato sulla fiducia: una competenza manageriale imprescindibile che permette di valorizzare e stimolare nuove capacità come l’autonomia e la responsabilità, la gestione del tempo e la proattività.

Una trasformazione radicale delle modalità di lavoro e delle competenze soft che va di pari passo con la necessità di orientarsi ad obiettivi da raggiungere e ad un sistema basato sull’efficacia e sulla valutazione dei risultati. Lo smart working rappresenta quindi una grandissima occasione per aprirsi verso un orizzonte di profondo cambiamento di metodi e strumenti di lavoro.

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Smart working come funziona

I vantaggi dello Smart Working

Legge

Il Lavoro Agile in Italia è Legge: dal 10 Maggio 2017, ancora più di prima è possibile avere smart worker soddisfatti e produttivi.

Risparmio

L’azienda risparmia e si innova: riduzione assenze, taglio costi, miglioramento processi, aumento produttività.

Soddisfazione

Le persone sono felici e produttive: risparmiano tempo e denaro, guadagnano in benessere e soddisfazione.

Produttività

I manager sono soddisfatti: il 95% dichiara produttività costante, aumento della motivazione e miglioramento nelle relazioni.

I risparmi per le aziende grazie al Lavoro Agile sono infiniti

Secondo la ricerca svolta da Variazioni, il lavoro agile permette al 70% degli smart worker di evitare l’utilizzo di un mezzo di trasporto privato. Se solo 1000 persone facessero smart working 3 giorni alla settimana, in un territorio non verrebbero emessi 255 t di CO₂: per

poter avere lo stesso risultato senza lo smart working, andrebbero piantati 17.032 alberi.
Inoltre, mediamente il 24% del tempo risparmiato nelle giornate di lavoro agile viene reinvestito in lavoro.

Un giorno di Smart Working:

40 KM non percorsi
67 min risparmiati
20 € guadagnati

Se in 1 anno 5 milioni di smart worker lavorassero a distanza per 2 giorni a settimana:

166 mln alberi piantati
49.000 viaggi sulla Luna
2.500.000 t di Co2 non emessa

Scopri i vantaggi dello Smart Working

Smart working significa immaginare nuovi orizzonti

Lo smart working presenta un grande vantaggio: è uno strumento agile nel vero senso della parola e risponde alle convenienze (non solo esigenze e bisogni ma anche desideri e aspettative) di ciascun soggetto coinvolto nel processo di lavoro generando un miglioramento della soddisfazione. Si tratta essenzialmente di trovare nuovi equilibri.

Lo smart working può diventare un efficace elemento di attrattività aziendale anche per i potenziali collaboratori che abitano lontano; può fungere da acceleratore della digital transformation perché motiva le persone ad utilizzare le tecnologie; può rinforzare il processo di transizione verso una leadership dei manager più ingaggiante e collaborativa.

Avviamo insieme un percorso di Smart Working

Le soluzioni di Variazioni per implementare un progetto di Smart Working

Assessment

Analizziamo il contesto con strumenti quali-quantitativi, definiamo KPI e misuriamo i risultati.

Co-Design

Progettiamo la strategia migliore per guidare il percorso di Smart Working.

Legal

Riscriviamo la normativa creando un sistema di regole ad Hoc per la tua organizzazione.

Academy

Potenziamo le competenze che abilitano il cambiamento con azioni esperienziali e partecipative e percorsi di formazione.

Comunicazione

Definiamo uno storytelling per veicolare i valori e il senso del progetto di Smart Working.

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Smart Working Journey

Le nostre soluzioni di Smart Working si organizzano in un percorso di 4 fasi, ognuna con un obiettivo specifico per ogni momento del tuo viaggio. Preparati alla partenza!

SCOPRI I 4 STEP

Smart Working una soluzione win win win: ambiente, persone e prosperità

Scegliere lo smart working per la sostenibilità

Nel panorama odierno la questione sulla salvaguardia ambientale è sempre più sentita: tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile posti dall’ONU che dovranno essere realizzati entro il 2030, c’è infatti l’adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.

Lo Smart Working sia una soluzione in grado di portare benefici anche all’ambiente. Infatti, le nostre abitudini lavorative hanno un impatto sull’ambiente. Secondo l’Istat nel 2019, 22,4 milioni di occupati si sono mossi quotidianamente sul territorio nazionale per raggiungere il luogo di lavoro:  considerando dati medi, i grammi di CO2 prodotti dai pendolari si attestano, giornalmente, tra i 4,8 e i 21,5 a seconda che debbano percorrere, rispettivamente, meno di 20 chilometri o più di 50. 

Il periodo di emergenza sanitaria che ha costretto molti lavoratori a svolgere la propria attività da casa ha mostrato come evitare, ad esempio, gli spostamenti casa-lavoro abbiano un impatto sulla riduzione dell’inquinamento. Il non utilizzo dell’automobile si è tradotto in un abbattimento delle emissioni inquinanti nell’aria: meno inquinamento atmosferico, ma anche meno inquinamento acustico.

L’ENEA, L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha condotto nel 2020 uno studio coinvolgendo 29 pubbliche amministrazioni e 5.500 lavoratori.

Dalla ricerca è emerso come lo smart working abbia ridotto la mobilità quotidiana di circa un’ora e mezza in media a persona: in totale i chilometri evitati sono di 46 milioni. Oltre al beneficio dal punto di vista personale dei lavoratori in termini di tempo risparmiato, è stato registrato un taglio di emissioni e inquinanti stimato intorno alle 8 mila tonnellate di CO₂.

In base ai dati che riguardano il mercato del lavoro e lo spostamento dei lavoratori pendolari, è stato ipotizzato che se tutti i lavoratori fossero in grado di lavorare da casa, in tutto il mondo, anche solo per un giorno alla settimana, in un anno sarebbe possibile risparmiare circa l’1% del consumo globale di petrolio per il trasporto di persone su strada.

La differenza tra Smart Working e Telelavoro

Smart Working e telelavoro: usare le parole giuste

Il periodo emergenziale vissuto a causa della pandemia ha sollevato alcuni dubbi riguardo la differenza tra lo Smart Working e il Telelavoro. Spesso si è parlato di uno intendendo l’altro e viceversa. Per limitare gli spostamenti e gli assembramenti molte aziende hanno attivato il lavoro da remoto per i propri dipendenti, lavoro che è stato definito spesso come Smart Working o Lavoro Agile, quando invece era più riferibile al concetto di Telelavoro.
È utile quindi fare chiarezza in merito.

Secondo l’Articolo 1 dell’accordo–quadro Europeo 16/07/2002 e accordo interconfederale 09/06/2004: “Il telelavoro costituisce una forma di organizzazione e/o svolgimento del lavoro che si avvale delle tecnologie dell’informazione nell’ambito di un contratto di lavoro, in cui l’attività lavorativa, che potrebbe anche essere svolta nei locali dell’impresa, viene regolarmente svolta al di fuori dei locali della stessa.”

Il Telelavoro prevede, quindi, che l’attività lavorativa venga svolta in una sede diversa da quella del luogo di lavoro abituale e necessita della predisposizione di una postazione di lavoro (workstation): l’installazione e la manutenzione è a carico del datore di lavoro.
Nel caso di Telelavoro, è fondamentale indicare il luogo dove viene svolta l’attività lavorativa e il datore di lavoro può controllare il lavoro svolto in maniera telematica.
Il Telelavoro riguarda la prestazione lavorativa che viene svolta al di fuori del contesto aziendale; lo Smart Working è uno strumento che implica un cambiamento dal punto di vista culturale: autonomia, flessibilità e fiducia.

Lavorare in Smart Working, a differenza del Telelavoro, significa poter scegliere autonomamente ma in maniera responsabile dove e quando svolgere il proprio lavoro.

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